Per favorire lo snellimento burocratico delle procedure e la semplificazione degli adempimenti a carico dei richiedenti che volessero partecipare al bando che ha per oggetto la realizzazione di interventi di recupero degli edifici dei centri storici, l’assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità ha adottato ieri (29 marzo n.d.r.) un nuovo decreto, che va a sostituire integralmente quello pubblicato il 3 dicembre scorso sulla GURS.
Finalmente dunque dovrebbero sbloccarsi risorse per 12 milioni 500 mila euro. “Il nuovo avviso – ha spiegato l’assessore Russo - aderisce alle richieste dei cittadini pervenute tramite le organizzazioni di categoria, le imprese ed i tecnici”.
Il nuovo bando, che uscirà molto probabilmente sulla Gurs il 1° aprile, contiene anche alcune novità:
– lo slittamento, dal 2 aprile al 3 giugno, della data di apertura dello sportello per la presentazione delle istanze;
– la possibilità di presentare, tra i documenti richiesti, la semplice copia della richiesta di concessione edilizia protocollata dall’amministrazione comunale, per far sì che, a causa dei tempi burocratici di attesa per il rilascio della concessione, trattandosi di interventi da effettuarsi nei centri storici, non ci siano cittadini che vengano a trovarsi svantaggiati rispetto ad altri;
– non sarà più necessario inoltre presentare la fideiussione bancaria o assicurativa, difficili da ottenere, in aggiunta al mutuo, e particolarmente onerose.
Per quanto riguarda le altre norme, il nuovo decreto assessoriale ricalca quanto già previsto nel precedente avviso.
Il contributo massimo previsto sarà di trecento mila euro (con un limite di duemila euro al metro quadro, come previsto dall’art. 33 della legge 6/2009) e si concretizzerà nel pagamento degli interessi dei mutui erogati direttamente da istituti di credito convenzionati, che avranno cioè stipulato un’apposita convenzione con la Regione siciliana per la concessione di mutui con ammortamento ventennale.
Gli interventi che possono accedere agli aiuti sono quelli che riguardano edifici residenziali situati nei centri storici, in zone omogenee “A” o comunque classificati ‘netto storico’.
Le opere finanziabili riguardano: il restauro o il risanamento conservativo, il ripristino funzionale, la manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle norme vigenti ed alle disposizioni antisismiche.
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