Dopo l'autorizzazione concessa a fine maggio da parte della Commissione Europea, è stato pubblicato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009 con le direttive per gli enti che intendono applicare il regime di aiuti di stato cosidetto "de minimis" secondo quanto stabilito a fine 2008 per fronteggiare la crisi economica con il Recovery Plan: invece di 200mila euro, le imprese potranno usufruire di contributi a fondo perduto fino a 500mila nel triennio 2008-2010.
La Commissione Europea ha adottato, in virtù delle regole del trattato CE sugli aiuti di stato, una soluzione temporanea in grado di fornire agli Stati membri ulteriori strumenti per combattere gli effetti della stretta del credito sull’economia reale. Si tratta della Comunicazione della Commissione - Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica, pubblicata nella G.U.U.E. 22 gennaio 2009, n. C 16
Il piano di aiuti è parte integrante delle misure annunciate dalla Commissione nell’ambito del Recovery Plan approvato il 26 novembre 2008.
Un'importante modifica per gli aiuti alle imprese arriva dall’innalzamento, fino al 2010, della soglia del cosiddetto “de minimis” a 500.000 euro: si tratta dell’ammontare massimo di contributi a fondo perduto che ogni impresa, italiana ed europea, può ricevere in un triennio.
Dal 2110 a meno di proroghe tale importo massimo tornerà a 200.000 euro.
L'Unione Europea infatti vieta gli aiuti concessi dagli Stati alle imprese per importi maggiori a quelli previsti (500.000 euro per gli anni 2009 e 2010) sotto qualsiasi forma, in quanto incompatibili con il mercato comune, sul principio che, favorendo alcune organizzazioni o produzioni, risulti falsata la concorrenza a livello europeo.
Esistono delle eccezioni:
· aiuti destinati ad ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali;
· aiuti destinati a promuovere la realizzazione di importanti progetti di comune interesse;
· aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di alcune attività o di alcune regioni economiche;
· aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle aree depresse o in cui ci sia una grave forma di disoccupazione;
· aiuti concessi sulla base della regola del Regime de minimis.
DPCM del 3 giugno 2009. Modalita' di applicazione della Comunicazione della Commissione europea - quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier